mercoledì 14 novembre 2012

Papato ed Eugenetica

Anche la più alta delle istituzioni della Chiesa Cattolica ha pronunciato a più riprese il suo dissenso verso la pratica di alcune tecniche scientifiche, tra le quali l'aborto selettivo, che potrebbero essere definite eugenetiche. I pontefici, a favore della vita e dell'uguaglianza tra gli uomini, si sono sempre dichiarati contrari a queste pratiche.

A tal proposito Giovanni Paolo II scriveva nella Evangelium Vitae le seguenti parole riferendosi alla ricerca scientifica: "Accade non poche volte che queste tecniche siano messe al servizio di una mentalità eugenetica, che accetta l'aborto selettivo, per impedire la nascita di bambini affetti da vari tipi di anomalie. Una simile mentalità(...) pretende di misurare il valore di una vita umana soltanto secondo parametri di "normalità" e benessere fisico."






Secondo l'attuale papa, Benedetto XVI, nessuna scienza si deve isolare pretendendo di possedere l'ultima parola, ma deve condividere la comune vocazione per giungere alla verità pur nella differenza delle metodologie e dei contenuti propri a ogni scienza.
Questi, durante un discorso ai partecipanti al Congresso "Le nuove frontiere della genetica e il rischio dell'eugenetica", definisce l'eugenetica come quella mentalità che tende a giustificare una diversa considerazione della vita e della dignità personale fondata sul proprio desiderio e sul diritto individuale che privilegia le capacità operative: l'efficienza, la perfezione e la bellezza fisica a detrimento di altre dimensioni dell'esistenza non ritenute degne.

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